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Antonio Vercellone

La gestione urbana dei beni comuni e il diritto all’habitat

Uno degli elementi essenziali per la nostra felicità è certamente dato dal luogo in cui noi abitiamo. Esiste un diritto all’habitat, che non è solo la casa in senso stretto, ma anche il contesto in cui essa si situa. Le nostre città spesso sono prive di servizi, specie nelle periferie, e mancano di relazioni umane. La gentrificazione potrebbe sembrare l’unico modello di riqualificazione possibile, perché consente di trarre profitto dalle privatizzazioni delle aree dismesse. Esistono invece esperienze alternative, che nascono dalla consapevolezza che ci sono dei beni comuni, che rispondono a bisogni collettivi e a diritti fondamentali dei cittadini. Teatri abbandonati, vecchie caserme, non necessariamente devono diventare oggetto di speculazione privata, ma possono essere adottati dalla comunità locale, che decide il loro uso collettivo, ad esempio come luogo di aggregazione e di espressione creativa. La lezione è di Antonio Vercellone, ricercatore di diritto privato all’Università di Torino.


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