Domenico Cravero

Felicità e convivialità

Persino divertirsi è difficile, perché la continua sollecitazione degli stimoli produce l’effetto contrario: apatia e noia.
La società contemporanea mostra di non saper godere, e di perdere il piacere che sembra cercare. L’isolamento crea un disagio insormontabile e la felicità diventa un obbligo che non si riesce ad assolvere. La cura delle relazioni e il rispetto dell’ambiente purtroppo non sono riconosciute come priorità. La condizione per cambiare è la pratica della sobrietà, che costituisce una vera e propria svolta antropologica. Essa richiama ai valori essenziali e produce un maggior godimento delle relazioni e delle cose, poiché il loro uso diventa rispettoso e parsimonioso. Gli stessi legami con gli altri sono così così espressione di convivialità e di solidarietà.
Un esempio significativo è il momento di festa del banchetto, in cui il cibo è condiviso tra tutti, per godere pienamente delle relazioni.


Con il contributo di

In collaborazione con

Futuro.
Visioni in comune per la pubblica felicità

Fondazione Giuseppe Ferrero con il
Teatro filosofico e dell'economia civile